Mabon

Questo è il tempo del raccolto, del ringraziamento e della gioia, del congedo e del dolore.
Adesso il giorno e la notte hanno la stessa durata, in equilibrio perfetto, e meditiamo sull’equilibrio
e il corso delle nostre vite.
Il Re del Sole è diventato il Signore delle Ombre che salpa verso Ovest:
Lo seguiamo nell’oscurità.
La vita decresce; la stagione della sterilità incombe,
tuttavia ringraziamo per tutto ciò che abbiamo raccolto e messo insieme.
Ci incontriamo per girare la Ruota,
e per intessere i fili della vita che ci sosterranno nell’oscurità.
(Starhawk)

Con Settembre arriva l’Equinozio d’Autunno, Mabon, la prima delle Festività del semestre oscuro.
Nel tempo dei Misteri Eleusini l’equinozio d’autunno era il momento della discesa di Persefone nell’Ade e del dolore di Demetra.
La separazione tra innamorati (o quella tra madre e figlia) è uno dei temi dominanti di questo sabbat.
Dopo aver sacrificato la propria essenza vitale alla Madre Terra, il Dio si trova ora alle soglie degli Inferi diventando il simbolo del passaggio dalla vita alla morte.
Sacrificandosi in lei, egli impregna il suo grembo della propria essenza e si trattiene dentro di lei come promessa, poiché egli è la vita.

Nell’antica tradizione, durante questo periodo di “incubazione” il Dio viene chiamato Mabon – figlio della Madre – dall’autunno sino alla Dodicesima Notte, ovvero il 6 di Gennaio.

Mabon (” Grande Figlio “) è un Dio gallese. Era un grande cacciatore con un agile cavallo e uno splendido cane da caccia. Probabilmente è la mitologizzazione di un grande condottiero del tempo. Mabon fu rapito dalla madre, Modron (Grande Madre), quando aveva solo tre giorni, ma fu salvato da Re Artù (altre leggende raccontano che fu salvato da un gufo, un’aquila ed un salmone). Durante questo tempo, Mabon vive, prigioniero felice, nel mondo magico di Modron — il suo grembo. Grazie a ciò egli può rinascere.
La luce di Mabon è stata portata nel mondo, raccogliendo la forza e la saggezza, in maniera tale da trasformarsi in un nuovo seme.
In questo senso, Mabon è la controparte maschile di Persefone, nonchè il principio maschile fertilizzante. Modron invece corrisponde a Demetra.

Mabon è la festività dell’equinozio, il giorno che si trova a metà fra i due solstizi; è un tempo di equilibrio, quando luce e buio sono uguali e astronomicamente dà inizio all’autunno.
È celebrato alla fine del periodo più faticoso dell’anno in cui viene effettuato il secondo raccolto.
Il ciclo produttivo e riproduttivo è concluso, le foglie cominciano ad ingiallire e gli animali iniziano a fare provviste in previsione dell’arrivo dei mesi freddi.
Generalmente inizia il periodo della caccia. Molte specie migratorie – come le rondini – avviano il loro lungo viaggio verso sud.
Il cigno è l’uccello dell’Equinozio in quanto simbolo dell’immortalità dell’anima e guida dei morti nell’aldilà.

E’ tempo di bilanci: abbiamo sotto gli occhi ciò che abbiamo seminato durante l’anno, e possiamo constatare quali frutti abbiamo raccolto.
In occasione di questo periodo e dell’aratura dei campi erano effettuati un gran numero di riti locali e regionali con il comune denominatore del ringraziamento e della supplice preghiera di mitezza per la difficile stagione in arrivo.

Il periodo dell’equinozio d’autunno veniva chiamato anche Michaelmas o Michael Supremo, il giorno dedicato all’arcangelo di fuoco e di luce alter-ego di Lucifero.
Il mese di settembre era anche il periodo in cui si svolgevano i Grandi Misteri di Eleusi, basati sul simbolismo del grano.
Inoltre è il tempo per la fabbricazione del vino, dalla raccolta delle uve alla pigiatura e sino alla sua chiusura nel buio delle botti.
Il processo della fermentazione delle uve avveniva con procedure che un tempo venivano accompagnate da rituali ben specifici ed era visto come simbolo della trasformazione spirituale che ha luogo durante le iniziazioni e i riti misterici, nel buio dei santuari sotterranei.
Mabon va vista in effetti come una festa iniziatica, rivolta alla ricerca di un nuovo livello di consapevolezza.
E’ tempo di volgersi all’interiorità: nella parte declinante della Ruota dell’Anno si viaggia dentro noi stessi, entriamo nel tempo del buio per riflettere sui misteri della trasformazione attraverso la morte.

Il tema è bilanciare le polarità, quindi il suggerimento è di fare qualcosa che riguardi l’equilibrio nella vostra vita. Gli elementi maschili e femminili della vostra personalità hanno bisogno di uguale rispetto ed espressione. La notte di Mabon, quando le ore di luce e le ore di oscurità sono equivalenti, è una notte per onorare l’equilibrio della Dea e del Dio (magari invocando Persefone e Dioniso) e l’armonia della materia e dello spirito, celebrando non solo la vita spirituale del mondo prossimo, ma anche la fisica di questo mondo.
È anche tempo per fermarsi a riflettere, rilassarsi e apprezzare i frutti dei propri personali raccolti.
È un periodo per porre fine ai vecchi progetti mentre ci si prepara al periodo dell’anno in cui è bene esplorare la propria interiorità.
Il lavoro magico dovrebbe essere di protezione, prosperità, sicurezza e fiducia in sé stessi.

Mabon è considerato tempo dei misteri. È il momento di onorare le divinità anziane e lo Spirito. Le divinità vengono ringraziate per i loro doni, auspicando il futuro ritorno dell’abbondanza per gli anni successivi, ricordandoci di lasciare una parte del nostro banchetto per la Terra e le sue creature: tutto ciò che di commestibile abbiamo messo sulla tavola di Mabon per adornarla e ciò che è avanzato dal banchetto, verrà portato all’aperto ed offerto ad animali ed uccelli in segno ulteriore di ringraziamento verso la Grande Madre Terra che ci ha elargito i suoi doni.

Gli incensi per l’equinozio d’autunno includono benzoino, mirra, pino, salvia, ibisco e petali di rose.
I petali di rosa e la salvia possono essere messi anche sulla tavola, a patto che non siano freschi.
Le erbe associate con questa festività sono il grano, le foglie di vite e di quercia.
Si possono bruciare i cardi (il significato è che il divino si trasforma nel suo aspetto di Donna Saggia e Cacciatore).
Le decorazioni tipiche di questo periodo dell’anno includono anche la cornucopia, ovvero il corno dell’abbondanza, ricolmo e straripante dei frutti dell’anno, a significare in modo simpatetico l’abbondanza dei doni della Madre.
La Dea appare in veste di Madre dell’Abbondanza, Madre della Terra e Regina del raccolto. Il Dio è visto come Mabon, il Padre del Cielo, Re del Grano e Signore del raccolto.
Il Signore e la Signora regnano sulle celebrazioni del ringraziamento che inizia al tramonto e perdura per tutta la notte.

La tavola, imbandita con tovaglia e tovaglioli di colori autunnali, con candele rosse o marroni, può essere decorata con erbe secche, castagne, noci, more, ghiande, mais, fiori di girasole e foglie autunnali. Non devono mancare biscotti di farina di avena, mandorle e vino per ringraziare gli antenati.
Pietanze tradizionali sono il pane di grano, i fagioli, le patate e le zucchine al forno.
Il fuoco viene acceso con le foglie secche che si raccolgono in giardino.

Sono molto indicati in questo periodo gli esercizi di rilassamento e di meditazione. Se ne avete la possibilità, concedetevi una breve vacanza con l’esclusivo scopo di riposare.
L’equinozio d’autunno è il periodo ideale per passeggiate ed escursioni in campagna e in collina, per salutare la Natura che si prepara al suo riposo invernale.
(Tratto dal sito Il Cerchio della Luna)

Mabon annuncia il primo giorno di autunno e il secondo periodo del raccolto-sia agricolo che personale. Come a Lammas, è il momento di celebrare l’abbondanza della terra e ringraziarla per le benedizioni che si elargisce.
Per questo motivo, viene spesso chiamato il ” Giorno del Ringraziamento delle Streghe”.
In genere si preparano tavolate fastose, pranzi luculliani, e si consuma con gratitudine ogni squisito boccone a disposizione.
Ma non c’è solo questo aspetto. Vista l’associazione di Mabon con l’Ade, questa è anche un’occasione per ricordare i nostri antenati, e coloro che ci hanno preceduti nell’aldilà. Per ringraziarli del sangue che scorre nelle nostre vene, per i tratti che derivano dalla loro riserva genetica, e per i doni che ci hanno dato e che fanno di noi quei meravigliosi esemplari di individualità che siamo.
Proprio per questo Mabon è un momento di ringraziamento totale – un momento in cui diciamo grazie per tutto ciò che abbiamo, per tutto ciò che siamo, e per tutto ciò che il futuro ha in serbo non solo per noi, ma per tutti coloro che ancora non sono nati. E’ un’occasione per riflettere sulle gioie della comunità, sulla libertà personale e sulle meraviglie della specie umana come insieme; anche un momento per prendere atto di tutte le nostre fortune e ringraziare coloro che hanno contribuito a renderle tali.

Corrispondenze

Luna
Luna di Granturco, Luna dei semi, Luna dei venti.

Simboli
Un cesto di foglie cadute, Pigne, La ruota dell’anno, Vino, Lupi, Zucche e Cornucopie

Divinità
Le Dee del raccolto, Persefone, Thor, Mabon, L’uomo silvestre.

Colori
Marrone, Arancione, Oro, Bordeux.

Cibi tradizionali
Frutta autunnale, Granturno, Vini, Sidro, Radici (carote, patate, cipolle)

Erbe
Cedro, nocciolo, edera, granturco,pioppo, ghiande, cipresso, pigne, achillea, calendula, salvia, camomilla, foglie di mandorlo, frutto della passione, incenso, girasole, grano, mele secche.

Alberi
Meli, noccioli

Lama dei tarocchi
L’eremita, arcano maggiore nove.

Incenso
Mirra, salvia, pino. Potete anche mischiare calendula, frutto della passione e la felce con la mirra o l’incenso per un incenso di mabon.

Cristalli
Ametista, Topazio, Corniole, Zaffiri, Ambra, Cristallo di Rocca, Peridoto, Avventurina.

Indicazioni

– Durante il rituale si possono invocare gli elementi singolarmente e riconoscerli, ringraziandoli, per le loro influenze benefiche.
Salutateli innalzando il calice per ognuno di essi:

“Alla Terra: per la stabilità, per l’aiuto nel mantenere la casa, la salute, il lavoro ed il benessere
All’Aria: per l’ispirazione che aiuta nella conoscenza e nella comprensione
Al Fuoco: per l’energia che aiuta a sostenere la spinta dell’ambizione di cui necessitiamo per portare a termine i nostri progetti
All’Acqua: per lo scorrere gentile che aiuta a mantenere la calma e l’equilibrio emotivo nei rapporti.“

– Decorate l’altare con grano, ramoscelli di quercia, pigne di pino e cipresso, pannocchie, spighe di frumento e altri frutti e noci.
Inoltre preparate un piccolo cestino rustico, pieno di foglie secche di vari colori e di diversi tipi.
Sistemate l’altare, accendete le candele e l’incenso e create il Cerchio di Pietre.

Rituale per Mabon (o Equinozio d’Autunno – 21 – 23 settembre)
Strumenti rituali e decorazioni: tovaglia per l’altare arancione, rossa o marrone; candele da altare arancione o rosse; bambolina di granturco; cornucopia piena di frutta e verdura; candela a forma di mela rossa; bacchetta legata con nastri arancione, rossi e marrone; vino aromatizzato alla mela o sidro; dolci rituali.

Simboli: bambolina di granturco; mele; spaventapasseri; cornucopia; falce; zucche seccate; scopa; calderone; bambole fatte con le mele; cesti legati con nastri arancione, rosso e marrone; fiori secchi; foglie; falò.

La cerimonia: accendete la candela da altare destra e poi la sinistra recitando quanto segue:

Destra: Signore del Sole, che pulsi splendente, fuga le ombre, porta luce alla gente.

Sinistra: Gioiello di potere, della luna Signora, benedici questo sacro spazio, fin d’ora.

Tracciate il cerchio e invocate i Protettori. Rivolgetevi all’altare, ungetevi la fronte con olio appropriato per la stagione e formulate la seguente benedizione:

Sia Benedetta la Signora. Sia Benedetto il Signore. Sia benedetto il granturco. Sia benedetto il raccolto.

Recitate la seguente benedizione e accendete la candela a forma di mela:

Del granturco, dell’ orzo e della segale Signore. Sole dorato, del cielo dominatore. Signora del latte, del miele e del vino, Luna d’argento che guidi il mio cammino. Passione e fuoco, frutto di campo. Realizza il desiderio in breve tempo. Siano benedetti il Dio e la Dea!

Rimettete la candela sull’altare e prendete la bambolina di granturco; levatela in offerta chiedendo tale benedizione:

Madre dai capelli d’oro, Rosso sovrano morente. Le foglie stanno cadendo, La falce è scintillante. Abbondante è il raccolto, il granturco consacrato. Ciò che avvizzisce e muore, è sempre rigenerato.

Continuando a tenere sollevata la bambolina del gran, turco, procedete a offrirla a ciascuno dei quattro punti cardinali. Iniziate a oriente dicendo:

Est: elemento dell’ aria, forza della mente, il tuo intelletto e la tua saggezza io vincolo strettamente .

Sud: elemento del fuoco, dell’ anima potere, la tua forza fisica e spirituale completezza mi sanno dare.

Ovest: elemento dell’acqua, potenza del cuore, la tua bellezza e grazia trasmetti con calore.

Nord: elemento di terra, forza di volontà, la tua energia concentrata ferma in me rimarrà.

Ponete la bambolina di granturco al centro dell’altare e invocate il Dio e poi la Dea. Dedicate un attimo alla meditazione sul significato del rito e della stagione. A questo punto sarà opportuno che infondiate l’energia dei vostri desideri nella bambolina, ponendo le mani al di sopra di essa ed esprimendo il vostro desiderio, Recitate poi quanto segue:

Benedetto sia il raccolto, Benedetta la casa. Benedetto sia il grano E tutto ciò che ho seminato.

Aspettate e benedite il vino o il sidro e il pane. Iniziate la fase conclusiva del rito offrendo questa benedizione:

Nel mio cuore c’è un devoto sentimento, che invano a parole riesco a proferire. In ginocchio al vostro altare mi presento, questo momento e luogo vi prego di benedire.

Prendete la bambolina di granturco e in chiusura procedete a levarla in offerta verso ognuno dei quattro punti cardinali. Iniziate dal nord, dicendo:

Nord: possa lo Spirito della terra portarmi saggezza.

Ovest: possa lo Spirito dell’ acqua portarmi controllo.

Sud: possa lo Spirito del fuoco portarmi ispirazione.

Est: possa lo Spirito dell’ aria portarmi consapevolezza.

Congedate i Protettori e spegnete le candele dell’altare, iniziando da quella di sinistra:

Sinistra: Signora della Luna d’argento di questa santa terra sovrana, una richiesta speciale mi sia garantita, ai miei desideri e bisogni dai vita.

Destra: Signore del Sole Dorato, padrone della foresta e del campo, sia fatto il volere tuo in ogni situazione, con la spada e lo scudo dammi protezione.

Togliete il cerchio e lasciate che la candela a forma di mela bruci fino in fondo. Appendete la bambolina di granturco al di sopra dell’ingresso principale di casa vostra.

(Tratto dall’Erbario della Strega)

 

Traccio un cerchio di energia
nel tempo dell’equilbrio…
In alto sollevo il simbolo della Saggezza,
per portare nella mia vita completezza…
Tra le mani accolgo il frutto per alcuni proibito,
ma nella sua misteriosa stella
ritrovo un arcano rito….

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